Manutenzione caldaia: assistenza, controllo e revisione

Aggiornato il: 18/12/2023
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 18/12/2023

In 30 secondi

Manutenzione caldaia: una guida completa e utile con tutto quello che c’è da sapere e per risparmiare

  • Quali sono i vantaggi di avere una caldaia efficiente
  • Manutenzione obbligatoria e non, ma sempre necessaria
  • Perché è importante fare il controllo dei fumi 
  • Quali sono gli obblighi di legge, i costi e i tempi per la manutenzione
  • Il Libretto per gli impianti termici previsto per legge
  • A quanto ammontano le sanzioni per i mancati controlli alla caldaia
  • Le caldaie più diffuse sul mercato: caldaia a condensazione, a gas ed elettrica 
  • Le offerte gas che includono il servizio di manutenzione caldaia

Manutenzione caldaia: ecco una guida per conoscere come, quando e perché farla, oltre che quali siano gli obblighi di legge. E ancora: quanto costano le revisioni e ogni quanto si devono fare i controlli? Cosa succede se non si rispettano le norme sull’assistenza per gli impianti di riscaldamento?

caldaia a gas

Per tutti coloro che vivono in una casa con riscaldamento autonomo, la caldaia è un impianto a cui prestare particolare attenzione, in quanto garantisce non solo che l’abitazione sia riscaldata alla giusta temperatura, ma è anche lo strumento deputato all’erogazione del gas per la cottura dei cibi e alla distribuzione dell’acqua calda.

Quanto si parla di manutenzione caldaia è importante ricordate che per legge i cittadini sono tenuti a far fare dei controlli periodici di questi impianti. Le verifiche dei fumi e degli apparecchi vanno effettuate per garantire la sicurezza degli abitanti e anche quella dei vicini, oltre che per questioni ambientali.

Manutenzione caldaia: quali vantaggi? 

Una caldaia efficiente permette di consumare di meno, di avere un minore impatto sull’ambiente e ridurre anche la bolletta del gas. Inoltre la manutenzione caldaia e la sua revisione è importante per prevenire il rischio di incidenti causati dal funzionamento dell’impianto per riscaldare casa.

Secondo gli esperti con un impianto senza manutenzione i consumi aumentano fino al 30% in più. Una caldaia non pulita impedisce al calore di raggiungere direttamente lo scambiatore disperdendo così energia. Se avete una caldaia a camera aperta la pulizia dell’impianto diventa fondamentale, un apparecchio che non viene pulito a dovere può diventare molto pericoloso.

La manutenzione caldaia, inoltre, può aiutare a prevenire gravi danni, il tecnico infatti controlla i componenti e può rendersi conto se prima di avviare l’impianto sia necessario sostituire o pulire un pezzo. Può capitare, per esempio, che le resistenze antigelo siano usurate o che il vaso di espansione non si riempia nel giusto modo.

Per riassumere, quindi, i vantaggi delle operazioni di verifica programmate delle caldaie sono:

  • più sicurezza in casa e meno guasti imprevisti;
  • maggior efficienza energetica e riduzione dell’inquinamento;
  • risparmio sui consumi e bollette sotto controllo.

Il controllo della caldaia è un'operazione che si compone di due parti:

  • manutenzione ordinaria;
  • controllo dei fumi.
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Manutenzione caldaia obbligatoria per legge: costi e tempi

Trattandosi di un impianto dal funzionamento complesso e potenzialmente pericoloso per la sicurezza domestica e/o condominiale, la sua manutenzione e la necessità di una revisione periodica continuativa sono regolamentate per legge.

Chi possiede un impianto, sia autonomo che condominiale, è tenuto al rispetto di alcuni obblighi che dipendono dalla tipologia di impianto di riscaldamento presente. I costi e i tempi delle manutenzioni obbligatorie sono stabili da precise norme regionali, ma la vostra spesa dipenderà anche dalla società a cui affidate il lavoro.

In linea di massima dovete sapere che per le operazioni ordinarie di verifica sulla caldaia i costi si aggirano intorno ai 60 euro massimo 80 euro. Per il controllo dei fumi e la verifica delle emissioni si può arrivare ad una spesa complessiva di 100 euro.

Questi sono gli importi da spendere in occasione degli interventi programmati di manutenzione, chi però possiede un impianto sa che ci sono altri costi da mettere in conto. Quando si acquista la nuova caldaia è consigliabile chiedere un prezzo chiavi in mano, che includa anche:

  • le spese di accensione;
  • i costi di collaudo;
  • il primo controllo dei fumi.

Se si è in possesso di una polizza casa valutate con attenzione quali siano i costi che propone l’assicuratore per includere l’assistenza programmata. In 5 anni, per esempio, per legge dovrete effettuare 2 controlli dei fumi e una manutenzione della caldaia, considerando il costo minimo di questi interventi la spesa potrebbe rientrare nei 300/400 euro.

Anche per la seconda casa, se si dispone di un impianto di riscaldamento funzionante (al di là che sia acceso o spento), si applicano gli obblighi normativi di controllo e manutenzione della caldaia. Regole che valgono anche se la seconda casa è utilizzata poche settimane all'anno.

Le sanzioni per i mancati controlli della caldaia

Che cosa accade se non si eseguono i controlli programmati e se non si provvede agli interventi minimi previsti per legge sugli impianti? Si può essere sanzionati. E le multe sono salate. Infatti il decreto n. 74 del 15 aprile 2013, riguardante l'efficienza energetica degli impianti di climatizzazione estivi e invernali, stabilisce che:

  • le operazioni per la manutenzione devono essere eseguite con regolare periodicità;
  • le operazioni devono essere effettuate in conformità con le normative in vigore.

Il mancato rispetto di queste regole rende passibile di una multa che varia:

  • da 50 a 200 euro per irregolarità o mancata revisione della caldaia (sanzione che sale a 1.000 per le aziende);
  • da 500 a 600 euro in assenza del libretto caldaia regolamentare;
  • da 500 a 3000 euro per la mancata esecuzione del controllo sul rendimento della combustione.

Ma la multa elevata è valida soltanto se l’amministrazione comunale avverta l'interessato con un preavviso di almeno 20 giorni prima dell'intervento di controllo e ispezione. Un arco di tempo necessario per adeguarsi, effettuando la manutenzione.

Se si abita in una casa in affitto, gli interventi di manutenzione caldaia spettano all'inquilino o al proprietario? L'articolo 1576 del Codice Civile, che disciplina la suddivisione delle spese tra inquilino e proprietario, stabilisce che, durante il periodo di locazione, quest’ultimo è tenuto a effettuare tutte le riparazioni necessarie per garantire al locatario l’utilizzo dell’immobile dato in affitto. Nella fattispecie della manutenzione caldaia e controllo fumi spetta al proprietario farsi carico dell’eventuale sostituzione della caldaia ,o dei suoi componenti nel caso di guasti o prestazioni inefficienti. Tocca, invece, all’inquilino sostenere le spese relative alla manutenzione e conservazione dei beni forniti dal proprietario. Nel caso di un immobile con impianto centralizzato, l'amministratore di condominio è responsabile della manutenzione caldaia.

Bollino Blu e analisi dei fumi caldaia

L’obbligo principale è rappresentato da un controllo periodico per la manutenzione caldaia, con intervalli che variano a seconda della tipologia di impianto, comprensivo di controllo dei fumi, ossia del livello di emissione di sostanze inquinanti e dannose, la cui soglia deve rientrare nei livelli stabiliti per legge.

Se la revisione caldaia, il check sul rendimento energetico e sulla sicurezza, oltre che i risultati dell’analisi dei fumi danno esito positivo, il tecnico specializzato compila un’autocertificazione  (rilasciando il cosiddetto Bollino Blu) che è poi inoltrata all’ente (Comune o Provincia) preposto alla gestione del Catasto degli impianti termici.

Il Catasto effettua poi dei controlli a campione sugli impianti di cui non ha ricevuto l’autocertificazione di idoneità o su quelli che presentano delle anomalie e prevede multe e sanzioni per chi non rispetta le normative e per chi non effettua una manutenzione caldaia a norma.

La periodicità dei controlli obbligatori varia a seconda del modello di caldaia di cui si è in possesso:

  • ogni 4 anni per le caldaie con potenza inferiore a 35 kw, che hanno meno di 8 anni e sono posizionate all’esterno o sono dotate di camera stagna;
  • ogni 2 anni per le caldaie che sono state installate da più di 8 anni e che sono posizionate all’interno dell’abitazione;
  • ogni anno per le caldaie con potenza superiore a 100 kw o che non sono alimentate a gas e per gli impianti di riscaldamento centralizzati a livello condominiale.

Manutenzione ordinaria: non obbligatoria, ma comunque necessaria

I controlli obbligatori sopra menzionati non vanno però confusi con la manutenzione ordinaria della caldaia, che ne assicura:

  • corretto funzionamento;
  • pulizia;
  • prevenzione dei guasti.

Quest’ultima va eseguita con cadenza annuale, o secondo quanto riportato nel libretto di istruzioni dell’impianto. Anche in questo caso un tecnico specializzato effettua:

  • un controllo generalizzato dell’impianto;
  • una pulizia approfondita dell’apparecchio;
  • un controllo del livello di pressione della caldaia rientri nei range di normalità o che le valvole termostatiche funzionino a dovere.

Eventualmente - nel caso in cui siano riscontrati dei malfunzionamenti riparabili - effettua degli interventi di manutenzione straordinaria che ripristinino il corretto funzionamento della caldaia.

Il Libretto per gli impianti termici

Una legge del 2016 ha sancito l’obbligo di sostituire il vecchio “libretto della caldaia” con il nuovo “Libretto di impianto”, un modello unico, composto da diverse schede e che rappresenta una sorta di documento d’identità dell’impianto termico di casa. Il libretto della caldaia è, inoltre, pensato per conservare lo storico e i riscontri di tutti gli interventi di manutenzione caldaia nel corso degli anni.

A differenza del vecchio libretto, in accordo con la nuova Normativa sugli impianti termici, deve riportare le informazioni e i dati necessari riguardanti tutti gli impianti termici di casa:

  • impianto riscaldamento;
  • sistema di di climatizzazione (se presente);
  • impianti che sfruttano le energie rinnovabili, per esempio i pannelli fotovoltaici.

Il libretto deve essere obbligatoriamente rilasciato e compilato, dal tecnico specializzato, a ogni installazione di un nuovo impianto e va costantemente aggiornato in occasione di tutti gli interventi obbligatori, ordinari o straordinari di revisione della caldaia e degli apparecchi per la climatizzazione di casa.

Va ricordato, infine, che qualsiasi intervento da parte di tecnici specializzati e di società che erogano servizi di manutenzione caldaia, che si tratti del controllo obbligatorio o della manutenzione ordinaria, vanno richiesti e prenotati in autonomia dal proprietario dell’impianto e non avvengono in maniera automatica o prestabilita. Soltanto nel caso in cui si firmi un contratto pluriennale con una ditta manutentrice può accadere che questa si occupi anche di ricordare al cliente le varie scadenze e lo contatti direttamente per fissare un appuntamento.

Le tipologie di caldaie più diffuse: caldaia a condensazione, a gas ed elettrica

Esistono in commercio diversi tipi di caldaie, che si differenziano in base al tipo di alimentazione, alla potenza e al meccanismo di tiraggio - scambio del calore. Di seguito le tipologie più conosciute;

  • caldaia a gas, che utilizza il gas metano come combustibile e rappresenta la tipologia tradizionale di caldaia più diffusa nelle abitazioni private con riscaldamento autonomo. Può essere interna o esterna (per esempio posizionata sul terrazzo) ed avere camera stagna o camera aperta. Le caldaie a camera stagna sono anche dette “a tiraggio forzato” in quanto prelevano ed emettono aria da/verso l’esterno, le caldaie a camera aperta al contrario sono “a tiraggio naturale” e prelevano l’aria all’interno dell’ambiente;
  • caldaia a condensazione, che è una tipologia di caldaia recente, che a differenza della caldaia tradizionale, sfrutta il vapore acqueo condensato creato nel processo di combustione, il quale non è più disperso all’esterno, ma recuperato nel processo. Questo sistema permette un maggior rendimento e una minore emissione di sostanze inquinanti;
  • caldaia elettrica è una tipologia di impianto che non mette in atto la combustione, ma funziona sfruttando l’energia elettrica. Si tratta della tipologia di caldaia che consente il maggior livello di risparmio energetico.

Le tre tipologie di caldaia sopra riportate rappresentano i modelli più diffusi in Italia, ma ne esistono altri che si differenziano per meccanismo e tecnologia. Si ricorda che ogni modello necessita di interventi di manutenzione caldaia dedicati e differenziati in base al sistema di funzionamento, all’età dell’impianto e alla sua potenza.

Le offerte gas che includono il servizio di manutenzione caldaia

Alcuni fornitori, come Eni ed Edison, includono nelle proprie offerte gas il servizio di manutenzione e revisione caldaia, garantendo oltre al risparmio anche vantaggi significativi, tra i quali:

  • maggior tranquillità sulla sicurezza del proprio impianto che viene garantita dalla rete di tecnici qualificati del proprio fornitore;
  • pagamento del servizio dilazionato in bolletta in piccole rate;
  • nessuno rischio di dimenticare gli appuntamenti, perché lì ricorderà il nostro fornitore per noi, rispettando le scadenze previste per le comunicazioni al Catasto degli impianti termici.

Per richiedere maggiori informazioni e per sapere quali sono le offerte gas più convenienti che includono il servizio di assistenza caldaia è sufficiente inserire il proprio indirizzo email e il numero di telefono al quale si desidera essere contatti da un esperto di SOStariffe.it che risponderà a dubbi e domande gratis e senza impegno.