Interruzione luce e gas oggi: guida alla risoluzione

Aggiornato il: 07/05/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 07/05/2021

I servizi di erogazione di luce e gas possono andare incontro a delle interruzioni, le quali possono verificarsi sia con preavviso sia senza preavviso. Vediamo di seguito quali sono le casistiche nelle quali si può verificare un’interruzione luce e gas e come fare per risolvere. 

Interruzione luce e gas oggi: guida alla risoluzione

L’interruzione dell’energia elettrica con preavviso

L’interruzione con preavviso dell’energia elettrica si verifica, in genere, nel momento in cui si devono eseguire degli interventi di manutenzione programmati sulla rete del distributore.

In tali casi, il distributore avrà l’obbligo di avvisare in anticipo i propri clienti garantendo:

  • un preavviso di almeno 24 ore nel caso di ripristino di situazioni relative a guasti o a emergenze;
  • un preavviso di almeno 3 giorni lavorativi negli altri casi. 

Il preavviso dovrà indicare:

  • la data della comunicazione dell’interruzione;
  • la data, l’ora, il minuto di inizio e quello di fine dell’interruzione, i quali dovranno essere rispettati con una tolleranza di 5 minuti. 

Questo genere di interruzione non potrà superare la durata complessiva di 8 ore, che potranno essere consecutive oppure non consecutive. In caso di mancato rispetto di questa norma, i clienti domestici e quelli non domestici che hanno una potenza impegnata inferiore o uguale a 6 kW avranno diritto a ricevere un indennizzo di 30 euro, aumentato di 15 euro ogni 4 ore di interruzione, fino a un massimo di 300 euro. 

Offerte Luce in evidenzaOfferte Gas in evidenza

Interruzione luce senza preavviso

L’interruzione della corrente elettrica senza preavviso potrà essere:

  • lunga, ovvero superiore ai 3 minuti;
  • breve, ovvero compresa tra 1 secondo e 3 minuti;
  • transitoria, ovvero avere una durata minore di 1 secondo. 

I tempi di ripristino del servizio, in tali ipotesi, sono pari a:

  • massimo 12 ore nelle piccole città e nelle aree rurali che hanno meno di 5.000 abitanti. Queste tempistiche sono valide anche per chi vive ad altitudini che superano i 1.500 metri sul livello del mare;
  • massimo 12 ore consecutive nelle città medie con un numero di abitanti compreso tra i 5.000 e i 50.000;
  • massimo 8 ore consecutive nelle città che hanno più di 50.000 abitanti.

Non rientrano nelle interruzioni senza preavviso i black out su rete nazionale e i distacchi programmati che vengono eseguiti per alleggerire il carico dei consumi qualora vi siano condizioni di emergenza: in questi due casi viene erogato un rimborso automatico dal fondo di emergenza istituito dall’Autorità Nazionale. 

Quando si ha diritto al rimborso

I rimborsi scattano nel momento in cui non vengono rispettati i tempi previsti per il ripristino e vengono erogati sulla prima fattura utile entro 60 giorni di tempo dal momento in cui si verifica l’interruzione della fornitura.

Il termine viene aumentato di 180 giorni qualora l’interruzione coinvolga più di 2 milioni di clienti su tutto il territorio nazionale. Si avrà, inoltre, il diritto di chiedere al distributore una copia del registro delle interruzioni, sul quale vengono specificate:

  • la causa dell’interruzione;
  • l’origine dell’interruzione;
  • la data, l’ora, il minuto di inizio e di fine. 

I rimborsi previsti sono stati riportati nella tabella che segue. 

Tipologia di utente

Importo rimborso

Clienti domestici e non domestici con potenza impegnata inferiore o uguale a 6 kw

Indennizzo di 30 euro, che viene aumentato di 15 euro ogni ulteriori 4 ore di interruzione, fino a un massimo di 300 euro

utenze in bassa tensione e media tensione, diverse da quelle domestiche, con potenza inferiore o uguale a 100 kw

rimborso di 150 euro per il superamento standard, che viene aumentato di 75 euro ogni 4 ore di interruzione, fino a un massimo di 1.000 euro

utenti non domestici con potenza superiore a 100 kw

l’indennizzo è automatico e corrisponde a 2 euro per ogni kw per la prima soglia, e viene aumentato di 1 euro a kw ogni 4 ore di interruzione, fino a un massimo di 3.000 euro

Precisazioni sui rimborsi per l’interruzione di energia elettrica

Qualora si dovesse superare la potenza di 100 kw, aumenterebbe il tetto massimo del rimborso automatico - che sarebbe pari a 6.000 euro - e si riceverebbe un indennizzo di:

  • 1,5 euro nel caso di indennizzo standard;
  • 0,75 euro a kw ogni 2 ore. 

Il rimborso non sarà erogato dall’impresa distributrice nel caso in cui il cliente non fosse in regola con i pagamenti. Nel caso in cui non si dovesse ricevere il rimborso previsto, si potrà fare un’apposita richiesta al distributore entro 6 mesi dal momento in cui si è verificata l’interruzione. 

Interruzione gas con preavviso

Anche per quanto riguarda dell’interruzione del gas, ci sono dei casi in cui si verifica con preavviso e altri in cui avviene, invece, senza preavviso. 

L’interruzione del gas con preavviso avviene nel momento in cui devono essere eseguiti degli interventi programmati di manutenzione alla rete di distribuzione, che sono sempre preceduti da un preavviso inviato ai clienti coinvolti, con almeno 3 giorni lavorativi di anticipo. 

Nella comunicazione dovranno essere indicati:

  • la data di pubblicazione del preavviso;
  • la data, l’ora e la durata fissate per l’interruzione. 

Interruzione gas senza preavviso

Come funziona l’interruzione della fornitura di gas senza preavviso? Nella pratica, comprende tutti i casi che non rientrano nella definizione di interruzione con preavviso. 

Ne fanno parte quelli nei quali non viene rispettato il tempo minimo di preavviso da parte del distributore territorialmente competente e quelli per morosità. In queste evenienze, l’utente avrà il diritto di richiedere il risarcimento. 

Cause interruzione gas

Il mancato rispetto delle tempistiche per il ripristino di un’interruzione di gas potrà avvenire:

  • per cause di forza maggiore, ovvero quelle in cui ci siano verificati eventi naturali eccezionali nei quali sia stato dichiarato lo stato di calamità, oppure scioperi o il mancato ottenimento di atti autorizzativi;
  • per motivazioni che dipendono dal cliente finale o da soggetti terzi, come per esempio la mancata presentazione da parte del cliente a un appuntamento che è stato concordato con il distributore per effettuare dei sopralluoghi o per cause che dipendono da terzi;
  • motivazioni che dipendono dall’impresa distributrice.

Tempi e importi dei rimborsi sul gas

Nell’ipotesi in cui non fossero rispettati livelli specifici di qualità, sarebbe prevista l’erogazione di un indennizzo automatico al cliente finale, da erogarsi entro 30 giorni dalla data in cui sarà effettuata la prestazione richiesta, entro un massimo del triplo del tempo standard previsto. 

I rimborsi automatici:

  • vanno da un minimo di 35 euro a un massimo di 140 euro;
  • non vengono erogati nei casi in cui l’utente finale non fosse in regola con i pagamenti relativi alle prestazioni ricevute. 

Quali sono i casi in cui si può parlare di disservizio


Com’è noto, l’energia elettrica arriva nelle case grazie ai distributori di energia, che sono responsabili delle reti elettriche e, di conseguenza, dei guasti. Tra le voci di spesa che sono presenti in fattura, è previsto anche un costo per l’utilizzo della rete di un determinato distributore. 

L’interruzione della fornitura di energia elettrica (o di gas) rappresenta un disservizio, in quanto non viene rispettato un servizio atteso e per il qual si stanno pagando delle somme di denaro. 

Parlando specificamente dell’interruzione di energia elettrica, potrebbero esserci anche dei casi nei quali possa essere dovuta al maltempo; in genere, la conseguenza diretta delle cattive condizioni atmosferiche è il black out. I black out nazionali non vengono considerati alla stregua delle interruzioni senza preavviso, come anche i distacchi programmati in situazioni di emergenza.

Interruzione causa maltempo: cosa fare

Qualora si dovesse verificare un’interruzione della fornitura a causa del maltempo, la richiesta di rimborso non dovrà essere inviata in quanto sarà prevista in automatico dall’Autorità. La si riceverà direttamente sulla prima bolletta utile, entro 60 giorni di tempo dall’interruzione della fornitura. 

Nei casi in cui, invece, non si dovesse ricevere il rimborso, sarà possibile farne richiesta al proprio fornitore o distributore di zona, come anticipato nelle righe precedenti, inviando l’apposita domanda entro 6 mesi di tempo dall’interruzione.

Guasto elettrico: da cosa può dipendere

Tornando ai problemi che possono esserci sulla fornitura di energia elettrica, sicuramente non si può fare molto per evitare che si verifichi un guasto alla rete elettrica in quanto si tratta di un evento che non si può prevedere. 

Tuttavia, ci sono alcuni accorgimenti che si possono mettere in pratica per limitare la possibilità che si verifichi un guasto nella propria abitazione. In particolare, si tratta di:

  • far controllare che il proprio impianto elettrico sia a norma e che funzioni, quindi che non siano presenti dispersioni di corrente, che prese e collegamenti siano integri e che non ci siano anomalie al salvavita e al contatore;
  • non far sovraccaricare le varie prese di corrente;
  • non collegare le apparecchiature malfunzionanti, perché potrebbero provocare dei guasti all’impianto, specialmente nei casi in cui sia richiesta una potenza eccessiva. 

Ipotesi black out

Tornando all’ipotesi black out, ovvero al caso in cui l’interruzione dell’energia elettrica sia legata a un guasto provocato dalle cattive condizioni atmosferiche, bisognerà prima di tutto avere la certezza che il disservizio non sia in realtà presente in casa. 

Nello specifico, si consiglia di verificare:

  • se è scattato il salvavita del contatore;
  • se il contatore continua a scattare senza interruzione: in tutti questi casi si consiglia di staccare tutte quelle apparecchiature che assorbono molta potenza.

Se non si dovesse riuscire a comprendere quale sia l’origine del problema, si consiglia di chiamare un elettricista. Tutti questi passaggi serviranno a capire se il guasto è risolvibile all’interno della propria abitazione, o se sarà necessario chiamare il distributore

Nell’ipotesi in cui il contatore dovesse scattare perché è stato superato il valore di potenza, non si dovrà segnalare un guasto, ma richiedere un aumento della potenza del contatore. In questa ipotesi, infatti, l’interruzione di corrente sarà dovuta al fatto che la potenza del proprio contatore non è abbastanza per fronteggiare i propri consumi. 

La segnalazione del guasto

Dopo aver appurato che il proprio impianto funzioni adeguatamente e che la potenza del contatore sia quella giusta, sarà possibile segnalare l’interruzione di energia elettrica (per semplificare, si ricorda che in caso di black out la corrente manca anche nelle abitazioni vicine e non solo nella propria). 

Ecco cosa si dovrà fare a questo punto:

  • tenere sotto controllo il codice Pod che si trova in bolletta e che sarà richiesto dall’operatore al quale si segnalerà il guasto;
  • chiamare il numero di telefono del pronto intervento guasti. In alcuni casi, a seconda del distributore, sarà previsto anche un numero di fax o un altro modo per segnalare il guasto. 

I numeri da chiamare sono disponibili, oltre che sul sito del distributore, anche sul sito di Arera, al percorso “/modulidinamiciportale/reportistica/searchoperatori”. Si dovrà selezionare la voce “elettricità/distributori” di scegliere il distributore locale del Comune in cui è collocato il proprio contatore.

Quali sono i motivi per i quali può mancare la corrente

Riassumendo al massimo le casistiche nelle quali si può verificare un’interruzione di energia, quest’ultima potrà essere legata a motivazioni quali:

  • un guasto dell’impianto;
  • un mancato pagamento;
  • troppi elettrodomestici che vengono utilizzati nello stesso momento. 

L’interruzione potrebbe essere dovuta anche a lavori programmati dal distributore nell’area in cui è attiva la propria fornitura, un guasto alla rete elettrica della zona in cui si abita o sulla rete elettrica di trasmissione nazionale, o ancora alla rete elettrica di distribuzione. Il guasto potrà essere segnalato contattando il distributore di competenza dopo aver individuato il numero al quale rivolgersi sul sito ufficiale o su quello di Arera.