Interruttore differenziale o salvavita: come funziona

Aggiornato il: 02/11/2023
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 02/11/2023

Per garantire il corretto funzionamento dell’impianto elettrico di casa e massimizzare la sicurezza di chi utilizza qualsiasi dispositivo alimentato dall’energia elettrica fornita dall’impianto è necessario affidarsi al salvavita, nome comune utilizzato per indicare l’interruttore differenziale. Si tratta di un dispositivo essenziale per poter utilizzare l’elettricità in casa in tutta sicurezza.

interruttore salvavita

Che cosa è il Salvavita

Il termine “salvavita” deriva da un marchio commerciale depositato dall’azienda Bticino negli anni 60 e diventato, nel corso degli anni, un termine d’uso comune che spesso prende il posto del termine tecnico interruttore differenziale. A prescindere dal nome utilizzato per indicarlo, il dispositivo ricopre un ruolo di primo piano negli impianti elettrici.

L’interruttore differenziale viene utilizzato per tutelare la salute delle persone che utilizzano i dispositivi collegati al sistema elettrico di cui fa parte il salvavita stesso. Grazie a questo dispositivo, la cui presenza è obbligatoria come imposto dalla normativa vigente attualmente, è possibile proteggersi da potenziali danni derivanti dalla dispersione elettrica e dalla folgorazione fase-terra.

Si tratta, quindi, di un elemento essenziale di un sistema di fornitura di energia elettrica la cui presenza garantisce un elevato standard di sicurezza per gli utenti.

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Come funziona il salvavita

L’interruttore differenziale si compone di due parti:

  • un relè differenziale
  • un interruttore magnetico

Relè differenziale

Ha il compito di effettuare un monitoraggio costante dell’integrità della corrente elettrica circolante nell’impianto, al fine di poter individuare possibili dispersioni termiche. Il dispositivo calcola la differenza di tensione tra la corrente in entrata e la corrente in uscita.

Tale valore deve essere pari a zero o deve assumere un valore inferiore a 0,03 Ampere per garantire la totale sicurezza dell’impianto e dei suoi utenti.

La presenza di una dispersione, ovvero di un valore elevato della differenza tra la tensione, fa scattare il relè differenziale andando così ad interrompere il circuito: questa permette di mettere in sicurezza l’impianto in cui, ad esempio, potrebbe essere presente un elettrodomestico, collegato al circuito stesso, che genera una dispersione di corrente mettendo a rischio gli utenti stessi. La dispersione elettrica, infatti, può causare una scocca elettrica che potrebbe causare gravi danni al corpo umano.

 Frigorifero e forno sono gli elettrodomestici che generano con più frequenza le dispersioni di corrente. Queste ultime necessitano di attenzione e cautela, in quanto possono anche arrivare a provocare incendi. Per verificare l’effettiva presenza di una dispersione di corrente, potrebbe essere opportuno staccare frigorifero e forno dalla presa elettrica principale e verificare se i rispettivi cavi di alimentazione siano danneggiati o mostrino segni di usura (come strappi, tagli o fili sciolti). Varrebbe anche la pena esaminare la presa elettrica stessa, ma in questo caso è d’obbligo staccare l’interruttore generale.

Interruttore magnetico

Il secondo elemento è un componente che, al pari del relè differenziale, interviene in caso di cortocircuito oppure in caso di sovraccarico elettrico dell’impianto.

Ad esempio, quando in casa si utilizzano contemporaneamente molti elettrodomestici il consumo di elettricità può superare il livello massimo supportato dall’impianto: in questi casi, ci sarà lo scatto del salvavita che, in via precauzionale, andrà ad interrompere la circolazione della corrente elettrica per evitare che il sovraccarico possa danneggiare l’impianto e tutti i dispositivi collegati.

Quando si registra uno scatto del salvavita anche dopo aver ridotto il consumo di elettricità, scollegando alcuni elettrodomestici, potrebbero esserci problemi ben più gravi all’impianto e sarà necessario contattare immediatamente un elettricista qualificato per effettuare i dovuti controlli ed individuare la causa.

In caso di malfunzionamento, un elettricista potrà effettuare il cambio del salvavita in breve tempo. Si tratta di un’operazione non troppo complicata che può essere eseguita da un tecnico esperto senza difficoltà. Un nuovo interruttore differenziale presenta un costo di poche decine di Euro.

Il test del salvavita: come verificarne il funzionamento

Per verificare il corretto funzionamento dell’interruttore differenziale è consigliabile effettuare periodicamente un test del salvavita: sarà sufficiente premere l’apposito tasto integrato sul dispositivo stesso indicato, solitamente, dalla lettera “T” oppure dalla scritta “TEST”, posizionato al di sopra dell’interruttore.

Se il salvavita funziona correttamente, si registrerà un’immediata interruzione del circuito ed un’assenza della corrente elettrica in casa. In caso contrario, potrebbe esserci un problema con il dispositivo il cui funzionamento andrà verificato da un tecnico.

L’esecuzione del test richiede pochi secondi e dovrebbe rappresentare un’operazione di routine da eseguire in casa per il monitoraggio del funzionamento dell’impianto elettrico. Grazie al tasto integrato, eseguire il controllo periodico del funzionamento del salvavita è un’operazione semplice e veloce, da eseguire di tanto in tanto.

Domande correlate

Quando entra in funzione il salvavita?

Il salvavita arresta il flusso dell'energia elettrica di un impianto e si attiva in caso di dispersione elettrica oppure a fronte di un guasto o malfunzionamento dell'impianto stesso.

Come capire se il salvavita non funziona?

Sul quadro elettrico del salvavita è presente un bottone marchiato con la lettera T o dalla scritta TEST: basterà schiacciarlo per vedere se l'interruttore differenziale funziona. Se la corrente salta, funziona correttamente; in caso contrario, presenta un guasto.