Bollette zone terremotate: quando possono essere pretesi i pagamenti sospesi

Aggiornato il: 19/11/2020
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 19/11/2020

Gli utenti delle zone che sono state colpite dal terremoto del Centro Italia nel 2016 hanno diritto alla sospensione delle bollette fino alla fine del 2020. Vi rientrano anche gli abitanti di Ischia, che sono stati invece colpiti del terremoto nell’estate del 2017.

bollette zone terremotate

La decisione è frutto della delibera di ARERA n. 587/2018: la proroga dei pagamenti si estende a tutte le fatture emesse o da emettere alla data in cui si è verificato il terremoto per chi possiede una casa, lo studio o un’azienda in una zona inagibile.

Cosa succederà a partire dal 1° gennaio 2021? Vediamo di seguito quali sono gli sviluppi previsti per i prossimi mesi.

Come funziona la sospensione delle bollette zone terremotate

La sospensione delle bollette per le aree terremotate sarà valida fino al 31 dicembre 2020. Sarà applicata non solo in presenza della dichiarazione di inagibilità, ma anche per le utenze che si trovano all’interno delle zone rosse.

L’esenzione è valida anche per quel che riguarda il pagamento dei servizi di rete e degli oneri generali. Sono inclusi nei costi che non si dovranno pagare anche:

  • i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione relativi alla bolletta idrica;

  • le nuove connessioni, disattivazioni, riattivazioni e volture;

  • tutte le componenti fisse che ci sono nelle bollette di luce e gas.

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Quali sono le agevolazioni sulle bollette previste

La delibera di ARERA aveva previsto che l’azzeramento delle bollette venisse applicato in modo automatico a tutti i clienti domestici delle zone terremotate, sia sulle bollette della luce sia su quelle del gas. La sospensione del pagamento è avvenuta in modo automatico e per la maggior parte dei Comuni colpiti dal sisma non è stato necessario dover presentare delle richieste specifiche.

Andando più nel dettaglio, le bollette sono state sospese per le popolazioni del Centro Italia che abitano in Regioni quali Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, e sono state incluse anche le utenze delle SAE, le strutture abilitative di emergenza.

Le agevolazioni vengono riconosciute a prescindere dalla localizzazione dell’utenza, ma a patto che l’abitazione risulti inagibile e che, per questo motivo, l’utente sia stato costretto a trasferirsi in un Comune diverso da quello in cui si è verificato il sisma.

Al termine della sospensione dei pagamenti delle bollette, sarà prevista una bolletta di conguaglio nella quale saranno calcolati gli importi di eventuali consumi effettuati, che potranno essere pagati anche a rate, senza dover sostenere interessi aggiuntivi.

Le agevolazioni prevedono anche la sospensione al 100% della bolletta del servizio idrico, all’interno della quale sono previsti gli oneri tariffari riguardanti l’acquedotto, la fognatura e la depurazione.

La delibera del 3 novembre 2020

Abbiamo detto che le bollette per le zone terremotate resteranno sospese fino al 31 dicembre 2020, ma cosa succederà dal 1° gennaio 2021? A decretare le sorti delle agevolazioni sulle bollette di luce, gas e acqua per gli immobili inagibili nelle aree colpite dal sigma del 2016, per il Centro Italia, e del 2017, per Ischia, è stata una nuova delibera di ARERA, pubblicata il 3 novembre 2020.

La decisione che è stata presa prevede che le bollette si dovranno nuovamente pagare a partire dal prossimo anno: è stata considerata una scelta estremamente grave, soprattutto per il fatto che l’art. 57, comma 18, lettera b del decreto Agosto prevede la possibilità di continuare con la sospensione.

Su questo tema, è intervenuta anche Federconsumatori, con le seguenti parole: “Troviamo inspiegabile la decisione di non prorogare la sospensione: così non si fa altro che inasprire ulteriormente le situazioni di forte difficoltà già determinate dalle conseguenze della pandemia.

In più, va considerato che nei territori interessati la ricostruzione degli immobili è ancora ben lontana dalla fase di conclusione e migliaia di immobili sono ancora inagibili. Non è quindi pensabile che i cittadini sopportino il costo delle bollette per delle case che fisicamente non possono abitare.

Si tratta di una forte ingiustizia a danno degli abitanti delle zone terremotate, che in questo modo dovranno far fronte ad una ulteriore difficoltà in termini economici e sociali. Per evitare di aumentare ulteriormente disparità e accrescere situazioni di disagio è necessario prorogare tale termine, almeno a giugno 2021.

Condividiamo che non sia utile né equo prorogare sine die, perché significherebbe impattare negativamente sul sistema e sulla generalità degli utenti, ma non si può non tenere in considerazione la situazione emergenziale che il nostro Paese sta attraversando e che risulta ancora più drammatica, difficile e insostenibile per chi è in attesa di rientrare nella propria casa e ancora vive in unità abitative provvisorie”.

Il perché della scelta di ARERA

L’Autorità di regolazione per energia rei e ambienti ha scelto di intervenire in tal senso in quanto non ha ritenuto più opportuno procedere con le agevolazioni: ha quindi deciso di tornare a distribuire i costi fissi delle bollette nelle zone terremotate.

Le opposizioni alla decisione presa sono legate principalmente al fatto che nel decreto Agosto (DL 2014/2020 convertito in legge n. 126/2020) era stato previsto che “i cittadini provenienti da immobili inagibili erano tenuti a trasmettere l’inagibilità della propria abitazione entro il 31 ottobre 2020 all’Agenzia delle Entrate e all’INPS, per continuare ad usufruire della proroga oltre il termine del 31 dicembre 2020 delle agevolazioni per il pagamento di bollette per utenze domestiche di acqua, luce e gas”.

La scelta di ARERA, in pratica, si è basata sul principio di equità e ha preso in considerazione l’esigenza di non far gravare in modo eccessivo sul sistema e sugli utenti e i clienti finali che non sono stati colpiti dagli eventi sismici l’onere delle coperture di tali agevolazioni sulle bollette.

Sono diversi i consiglieri che si stanno dibattendo per contrastare quanto contenuto nell’ultima delibera di ARERA sul tema e riuscire a fare in modo che venga applicata la proroga delle agevolazioni sulle bollette delle zone terremotate, almeno fino al 30 giugno 2021, in quanto ritengono che tale decisione non farà altro che avere un impatto ancor più negativo sulle zone colpite dal terremoto, che risentono ancora di situazioni di difficoltà.

La decisione è stata considerata una grande ingiustizia in quanto ci sono ancora dei casi in cui non è possibile utilizzare le abitazioni colpite dal sisma e aggiungere il costo delle bollette comporterebbe un incremento della condizione di disagio che già caratterizza le aree terremotate.

Come ridurre le bollette 2021 con le offerte del mercato libero

ARERA ha dunque stabilito che il termine ultimo del 31 dicembre 2020 fissato come scadenza per le agevolazioni sulle bollette di luce, gas e acqua relative agli immobili delle aree terremotate non sarà prorogato.

Di conseguenza, le bollette dovranno essere pagate di nuovo pure dagli utenti che si ritrovano ancora oggi con gli immobili inagibili: anche in assenza di consumi, infatti, ci saranno i costi fissi da pagare per tutti quegli utenti che hanno scelto di non cessare le utenze di acqua, luce e gas perché erano presenti delle agevolazioni che si sperava durassero anche per il 2021.

Considerato il fatto che al momento non ci sono stati cambiamenti rispetto a quanto deliberato da ARER, il 2021 si preannuncia un anno diverso per le utenze di luce, gas e acqua di tutti gli abitanti delle aree terremotate.

A questo proposito, bisogna fare una distinzione tra coloro i quali hanno ancora un immobile inagibile e coloro i quali sono invece tornati ad abitare nelle rispettive case. Nel primo caso, partendo dal fatto che non utilizzeranno né la luce né il gas perché non possono vivere nella propria abitazione, sarebbe meglio pensare di cessare le due forniture.

Il motivo è molto semplice: le bollette sono formate da una parte relativa ai consumi e da una che è invece fissa: le voci fisse non possono essere modificate o abbassate scegliendo un nuovo fornitore, proprio in virtù della loro natura.

Diverso è, invece, il caso di tutti quegli utenti per i quali gli immobili non si trovano più nello stato di inagibilità: per affrontare al meglio il prossimo anno e riuscire a sostenere i costi delle bollette di luce e gas, si consiglia di valutare una delle offerte del mercato libero. Vediamo di seguito come funzionano.

Come trovare la migliore offerte luce e gas del mercato libero

Come si può ben intuire, le offerte che è possibile sottoscrivere nel mercato libero dell’energia e del gas naturale, che sarà obbligatorio dal 1° gennaio 2022, sono davvero tante e non sempre è facile riuscire a orientarsi e fare la scelta giusta.

A facilitare la procedura con la quale conoscere quali sono le offerte più convenienti disponibili sul mercato e valutarle mettendone a confronto le caratteristiche, ci pensa il comparatore di offerte luce e gas di SOStariffe.it.

Lo strumento è gratuito e può essere consultato online in due modi differenti:

  • inserendo i propri consumi effettivi di luce e gas;

  • inserendo alcuni dati attraverso i quali si possono fare delle simulazioni, come per esempio i motivi per i quali si utilizza il gas in casa, quali sono gli elettrodomestici che si utilizzano e che consumano elettricità, quante persone costituiscono il proprio nucleo familiare e quanto è grande la propria abitazione.

Si potrà così ottenere una pagina della quale vengono comparate le varie offerte, che sono disposte in base a un ordine di prezzo crescente. In particolare, quello che si potrà notare è il costo della materia prima luce o gas, il prezzo ipotetico della bolletta mensile (che dipenderà dai dati che sono stati inseriti nel tool), ma, soprattutto, quale potrebbe essere il risparmio effettivo rispetto al mercato tutelato che si potrà ottenere con l’attivazione di una data tariffa.

Nel momento in cui si deve valutare l’attivazione di una data offerta piuttosto che un’altra, ci sono alcuni parametri che si possono prendere in considerazione, tra i quali ricordiamo:

  • la presenza di un prezzo bloccato per un determinato periodo di tempo;

  • l’attivazione di una tariffa monoraria o di una bioraria, ognuna delle quali potrà risultare più conveniente sulla base di quelle che sono le proprie abitudini di consumo;

  • la presenza di eventuali sconti per l’attivazione online, oppure per il pagamento delle fatture tramite bolletta elettronica e domiciliazione bancaria;

  • la valutazione di una tariffa di tipo Dual Fuel, che consiste nell’attivazione simultanea di una fornitura di luce e gas e che porta di solito a ottenere degli sconti che non sono invece previsti nel caso di attivazione singola.